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Posts Tagged ‘stuart weitzman’

Il titolo di questo post è volutamente semplicistico e d’impatto, ma racchiude alla perfezione l’idea che mi ha portato a scrivere il breviario che state per leggere, un’idea forse banale, che vuole guidare chi ha deciso di investire una parte dei propri risparmi per un paio di scarpe speciali, che sia per sempre, e creato dal migliore. Voglio ripercorrere la storia di alcuni degli shoe designer più famosi e amati del mondo, facendo parlare i loro modelli più celebri, per dare a tutte la possibilità di scegliere scarpe belle e importanti, non solo perché costose, ma perché tappa di un percorso stilistico che ha lasciato il segno. E’ un processo ambizioso che non vuole essere universale, le mie scelte e le mie passioni sono in ogni foto, se volete aggiungere qualche nome fatelo pure nei commenti!

Decolletè: con questo nome ci riferiamo alle più classiche calzature da donna, chiuse e dotate di tacchi più o meno alti, e punte che variano nelle forme a seconda dell’epoca. A reinventare il più tradizionale modello di scarpa femminile è stato Roger Vivier, che nel 1947 si trovava ai piedi delle modelle vestite da Dior: è l’anno del New Look, una svolta epocale che ha portato le donne a mostrare le forme e scoprire le caviglie, portando attenzione ad un dettaglio fino  a quel giorno trascurato, le scarpe. Se volete investire in un paio di decolletè che sia eterno potete iniziare proprio da un modello Roger Vivier, senza dimenticare Salvatore Ferragamo, un grande talento che ha conquistato Hollywood e le sue star a colpi di stiletto, ma anche geni più moderni come Sergio Rossi e Casadei. La scarpa perfetta ha una punta modesta, non troppo affilata ma nemmeno tonda, una scollatura discreta e un tacco alto sottile, senza fronzoli e senza platform: ricordate che è la semplicità a rendere eterno un accessorio. Per i colori, puntate sui vostri preferiti: mi sento solo di bandire i tessuti broccati troppo lavorati perché stancano presto.

Roger Viver:

Salvatore Ferragamo:

Sergio Rossi:

Casadei:

Come avrete sicuramente notato, ogni shoe designer citato ha posto la sua firma sulle sue creature: la fibbia rettangolare di Vivier, il fiocco Vara di Ferragamo, il tacco a stiletto puro di Rossi e la punta assassina di Casadei.

Ballerine: la versione comoda delle decolletè, l’aspetto infantile spesso trae in inganno un occhio poco esperto, Brigitte Bardot ha sedotto il mondo con queste scarpine ai piedi, e lo stile di Audrey Hepburn non sarebbe stato lo stesso senza le ballerine, non trovate?

Queste scarpe nascono proprio come omaggio al mondo della danza, come suggerisce il nome, quindi parlando di acquisti a tema non posso non menzionare due marchi specializzati, Porselli e Repetto. Se l’aspetto “sportivo” vi sembra eccessivo puntate su MiuMiu, ogni anno propone ballerine deliziose, stesso discorso per Salvatore Ferragamo. Impossibile non citare anche i modelli Chanel, semplici ma eterni, come il mito di Mademoiselle Coco. Di gran moda tra le giovanissime le ballerine Tori Burch; strizzano invece l’occhio al mondo del low cost di qualità i deliziosi modelli di Anna  Baiguera, sembrano caramelle da scartare e collezionare.

Porselli:

Repetto:

MiuMiu:

Salvatore Ferragamo:

Chanel:

Tori Burch:

Anna Baiguera:

Scarpe gioiello: fino a qualche anno fa erano considerate scarpe da soubrette, adatte solo a chi aveva a che fare con telecamere e studi televisivi, poi è arrivata Shoegal, che ha iniziato ad abbinare sandali Caovilla anche ai jeans, e i sandali gioiello sono diventati scarpe da tutti i giorni. Fermatevi: sto scherzando!! Però in tutto questo c’è una piccola verità: da qualche anno le scarpe tempestate di pietre preziose e lustrini si vedono ovunque, forse troppo, anche nella vita di tutti i giorni. Io credo che il segreto sia nel sapere dosare, come in tutte le cose: via libera a strass e gemme, abbinati con sobrietà ed eleganza. Su chi puntare per il grande acquisto?

Al primo posto c’è ovviamente Renè Caovilla, re delle calzature gioiello; altri nomi importanti sono Loriblu, Stuart Weitzman, amato dalle star di Hollywood, Giuseppe Zanotti, Le Silla e Christian Louboutin, con riserva. Con riserva perché ancora non ho capito quanto ci sia di buono dietro lo stile patinato delle suole rosse: le scarpe sono splendide, non lo nego, ma ancora manca uno stile che classifichi una suola rossa come “eterna”. Al momento è la suola a fare la scarpa, e per quanto mi riguarda c’è qualcosa di perverso in questo!

Renè Caovilla:

Loriblu:

Stuart Weitzman:

Giuseppe Zanotti Design:

Le Silla:

Christian Louboutin:

Stivali: ogni moderna catwoman ha i suoi stivali speciali, che la tengono calda in inverno senza farla sentire meno femminile. Scegliere soltanto alcuni shoe designer è stato molto difficile, al momento non c’è un nome a cui penso immediatamente se rifletto sugli stivali, voi avete qualche idea? Intanto non posso non menzionare, di nuovo, Sergio Rossi e Casadei, per la donna che non deve chiedere mai; anche El Vaquero produce stivali di qualità, i modelli da cowgirl spesso costano più della metà di uno stipendio medio ma pare durino per sempre.

Sergio Rossi:

Casadei:

El Vaquero:

Ora passerò velocemente a tre modelli di scarpa che studio quasi con indifferenza, ma siccome si deve essere preparati su tutto ho deciso di dedicargli un piccolo spazio, non sbadigliate, vi controllo!

Mocassini: le classiche scarpe da guida, non mi piacciono ma la loro storia ci riporta ad un’epoca così romantica che non è possibile non palpitare. I modelli più famosi sono quelli di Car Shoe e Tod’s, casual e chic, importanti anche quelli in pelle di Gucci, dotati di immancabile horsebit.

CarShoe:

Tod’s:

Sneakers: quest’anno gli occhi di tutte noi hanno brillanto davanti al modello glitter di MiuMiu, ma le sneakers da città per eccellenza sono le Converse, che purtroppo non riesco a sopportare per più di dieci minuti, accompagnate dalle Hogan, che non riesco a sopportare neanche in foto! Carini i modelli colorati di Serafini, ancora poco inflazionati:

Converse:

Hogan:

Serafini:

Credo di aver detto il necessario, per il superfluo c’è sempre tempo 😉

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Gli stivali over the knee non sono il modello più semplice da portare, l’effetto “Pretty Woman” è sempre all’erta, ma non per questo gli stilisti hanno smesso di proporli nelle collezioni invernali. E perché dovrebbero? Ci sono donne che li indossano con disinvoltura, nonostante siano altissimi, bianchi, e tempestati di cristialli Swarovsky, come questo modello Stuart Weitzman:

Quello che ho omesso è che la donna che li ha indossati con disinvoltura, termine che mai come oggi non si associa al concetto di eleganza, si chiama Jennifer Lopez:

La sua collega Rihanna li ha preferiti in nero, più “sobri”.

Realizzati in morbido nabuk questi stivali sono ricoperti da circa 22.000 cristalli, incollati a mano da professionisti del settore, che hanno portato a termine il lavoro dopo più di 200 ore di lavoro. Il prezzo? All’altezza della situazione, $10.000.

Quello che mi chiedo è semplice: dando per scontato che gli stilisti spesso decidono di produrre un accessorio con il solo scopo di mettere alla prova il pubblico, sfruttando l’immagine della star di turno, è possibile indossare degli stivali così eccessivi senza sembrare una stellina del firmamento di Hollywood? Se mai dovessi averli li userei per tenere calde le gambe su un red carpet siberiano 😉

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Qualche mese fa abbiamo ammirato insieme le immagini della Resort Collection 2011 di Stuart Weitzman e quasi tutte abbiamo apprezzato il sandalo con la zeppa, semplice e chic:

Non sono un’amante delle zeppe ma i modelli in corda fanno subito estate, e, se portati con classe, possono essere un buon sostituto delle ballerine negli estenuanti giri di shopping estivo, per dirne una 😉 Ecco cosa intendo con esattezza, guardate lo stile pulito e sobrio di Jennifer Aniston:

Se apprezzate lo stile di questo sandalo ma non volete  spendere $350 potete ripiegare sulla proposta di Steve Madden, che da sempre si “ispira” ai modelli di successo:

La zeppa è meno armonica ma il sandalo non è di molto diverso dall’originale; potete acquistarli su Asos, a poco meno di 90 Euro.

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Le collezioni resort, crociera, nascono per celebrare il primo sole, tipiedo ma luminoso, qualche ora di relax rubata al lavoro, lo spirito vacanziero che aumenta di giorno in giorno, tutti elementi che secondo me si riflettono nelle immagini della linea Resort di Stuart Weitzman: non tutte le scarpe proposte incontrano il mio gradimento, ma le foto sono bellissime, luminose, posate, eleganti, oniriche. Sarebbe un sogno riuscire a scattare immagini così evocative:

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Alexis Bledel, dai tempi di “Una Mamma per Amica” è una delle attrici più amate da noi ragazze, sarà merito di quei suoi occhioni blu sempre spalancati sul mondo, ma senza dubbio anche il suo stile sempre bon ton ma deciso ha giocato un ruolo importante nel suo successo. Recentemente Alexis ha partecipato alla sfilata di presentazione della collezione P/E 2011 di Halston a New York indossando un delizioso abito rosso molto semplice, abbinato ad un paio di ankle boots piuttosto aggressivi di Stuart Weitzman:

Il modello indossato da Alexis si chiama Ironlady, devo ammettere che è un nome davvero azzeccato per questi stivali military piuttosto aggressivi:

La punta quadrata è una novità di questa stagione, che ben si sposa con il platform, mentre il tacco altissimo rende più femminile lo stivale; mi piacciono molto le fibbie poggiate sul collo del piede, i lacci sono una mia debolezza. Una scarpa così non è facile da indossare con leggerezza, ma Alexis Bledel ci ha dato davvero un ottimo spunto, facile da copiare; senza tralasciare le unghie, smaltate di rosso, in abbinamento perfetto con l’abito.

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Negli ultimi anni sono tornati di moda i sandali jelly, anche noti come sandali in plastica, spesso trasparente, versione trendy di quelli che tutti abbiamo usato da bambini, nelle nostre escursioni sugli scogli.

Diane Von Furstenberg:

Da sinistra: Tod’s, Michael Kors, Ralph Lauren, See by Chloè:

Stuart Weitzman:

Quest’anno però pare proprio che i sandaletti in questione abbiamo preso piede, tanto che sono stati avvistati anche sull’asfalto delle nostre città: vi piace questo trend, di cui è indiscussa portavoce l’attrice Anne Hathaway?

Io ne ho un paio, li ho pubblicati anni fa ma non trovo più le foto: un semplice thong sandal che si chiude alla caviglia, completamente trasparente e ultrapiatto, ma li indosso dalla macchina alla spiaggia, fine. Mi sentirei sciatta e fuori luogo in città, soprattutto perchè esistono tanti sandali ben più sfiziosi di questi 😉

Voi come la pensate? Se state cercando un paio di jelly shoes ad un prezzo accessibile fate un giro nel sito di Ipanema, e leggete questo post!

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Ieri ho ricevuto questo messaggio sul mio profilo Facebook:

Ciao! seguo sempre il tuo blog e avrei una domanda per te. a fine luglio mi sposo e sto cercando un paio di scarpe per quel giorno. cosa mi consigli? non vorrei rinunciare ai tacchi a spillo ma la villa dove mi sposo ha un prato enorme dove ci saranno i tavoli e quindi ho paura di affossare i tacchi nel prato!
Ho chiesto alla mia lettrice un pomeriggio per riflettere sulla sua domanda, ed ora ecco qui un post ad hoc. Il giorno del proprio matrimonio è speciale, soprattutto per una donna, quindi è importante che nessun fattore esterno vada a rovinare quello stato di grazia che la sposa merita di provare. La scelta delle scarpe ha un ruolo fondamentale, bisogna puntare sulla qualità ma non necessariamente… sulla noia!
Il problema di Rosamaria è l’erba della villa dove si terrà il ricevimento, ma questo non significa che dovrà indossare un paio di ballerine, o sbaglio?
Per lei ho scelto due modelli simili nella forma, entrambi infatti sono caratterizzati dal “tacco chiuso”: alto e sinuoso, regala altezza e malizia senza rischiare di rimanere incastrate nell’erba.
Il primo modello appartiene alla collezione Bridal di Stuart Weitzman:

 

Le trovo molto pratiche e romantiche, quel fiocco che spunta inevitabilmente dal vestito è delizioso! Un’altra alternativa che amo alla follia è firmata Aruna Seth:

Per una scarpa così potrei rinunciare ai classici tacchi alti, sono un sogno.

Ovviamente ho proposto due modelli di scarpe piuttosto costose, ma in entrambi i casi credo sia possibile farle creare su misura ad un prezzo più ragionevole, se siete intessati contattate Daniele Marziali, è bravissimo!

Già che ci sono vi regalo anche le foto di altri modelli di scarpe bridal, come queste delizie, firmate Renè Caovilla:

Non sono scarpe da prato, ma in caso di graffi sul tacco questo viene prontamente sostituito con un modello identico, ma nuovo, per farlo basta portare le creature in boutique (se qualcuno ne ha bisogno, a Roma, è pregato di comunicarmelo, così andiamo tutti insieme in gita nel santuario).

Modello ultra classico firmato Manolo Blahnik, si tratta delle Sedaraby, amatissime dalle fan di SATC:

Naturalmente c’è anche chi sceglie Louboutin, ma perchè puntare sul beige se l’abito è bianco candido!?

Non sono meglio queste? In edizione limitatissima, con la suola azzurra invece che rossa, insolito portafortuna visto che si usa indossare sempre qualcosa di blu:

Questo modello non è più in produzione, ma nella boutique parigina è possibile far produrre le vostre scarpe come volete, anche con la suola azzurra, splendida.

Non mi resta che fare i miei migliori auguri a tutte le spose che passeranno di qua, se volete condividere le foto delle vostre scarpe inviatele a shoegal1985@hotmail.it!

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Poco fa ho scritto un commento ironico al mio post sui clogs, in cui prendevo in giro un lettore appassionato anche di zoccoli; già, perchè io li detesto: sarà il suono fastidioso, dovuto ad un incedere spesso strascicato, o l’aspetto eccessivamente casual vacanziero, ma in quasi 25 anni di vita non ho mai comprato un paio di zoccoli. Magari questo è l’anno buono, o magari rimarrò fedele alla più semplice passione per i tacchi in legno, da abbinare a sandali possibilmente fascianti e molto estivi.

Come questi di Stuart Weitzman, in nabuk arancione:

 

Trovo che siamo chic e casual allo stesso tempo, perfetti con un paio di shorts bianchi, con un paio di jeans o con un maxidress floreale: in una parola, indispensabili.

Prossimamente vi mostrerò i sandali azzurri che ho preso più di un mese fa (li ho anche indossati nel frattempo, ahah), hanno proprio il tacco in legno, e ricordano vagamente il modello di Zara che ho comprato l’anno scorso!

Foto: Shoes Stylosophy

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