Le novità in diretta dalla Paris Fashion Week sono molte, non tutte colpiscono in senso positivo ma penso che anche quelli che io definisco “esercizi di stile” meritino di essere presentati; tra il commentare e l’indossare c’è di mezzo il mare 😉
Guardate per esempio questi stivaletti Balenciaga, molto Stuidio 54:
Impossibili da indossare nella vita di tutti i giorni, eppure così strutturalmente elaborati, come tutti i modelli scultura proposti dal marchio per le collezioni haute couture: negli anni anche le scarpe più improbabili generate dall’estro creativo di Nicolas Ghesquiere hanno calcato i red carpet grazie alle varie celebrities, chissà se anche questi ankle boots subiranno la stessa sorte. Vedremo, intanto sarei curiosa di sapere se voi li indossereste, e, soprattutto, a cosa vi piacerebbe abbinarli.
Foto: Vogue.com
Io li trovo belli! toglierei xò quel Coso attaccato alla fine del tacco.. non so cosa abbiano proposto sopra, ma x andare sul sicuro direi abitino nero e accessori azzurri 🙂
ahauahuahau un pò alla star trek! Io li metterei con degli shorts neri semplici e tee sbarazzina. Tanto è la scarpa che da il mood al look!
Io le metterei!!!! 😛
ecco, non per andarci in ufficio…. però per qualche uscita stravagante si!
Star Trek, concordo, la rotta è quella! Per cui non li metterei mai, troppo in anticipo sui tempi. Poi ha ragione Cat: che è quel coso attaccato alla fine del tacco? E perché giallo e non celeste? Mah… Per l’abbinamento, propongo un paio di pantaloni neri che arrivano sotto al ginocchio e un top celeste o tigrato celeste e nero con le maniche quasi inesistenti ma svettanti.
Apprezzo l’impegno per creare qualcosa di originale, ma non mi piacciono proprio, comunque se mai mi capitasse di indossarli li metterei con un look total black e accessori blu, magari di diverse gradazioni!
Sembrano atterrate un pezzetto di fudge…vabbè: futuribili ma neanche troppo strane per Balenciaga!! Hihi ;D
Io me indosserei con un miniabito (non troppo mini) a tubino in micropailettes matt blue scurissimo e fiore nero tra i capelli. Coerenza anche nell’assurdità.
Baci,
Momo